Maxi blitz antidroga tocca anche la provincia di Teramo

TERAMO – Il blitz del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno che ha consentito di sgominare un’organizzazione criminale a carattere transnazionale dedita allo spaccio delle sostanze stupefacenti è scattato all’alba di stamane in diverse regioni del territorio nazionale, attraverso un dispositivo che vede impegnati oltre 100 militari, supportati da 8 unità cinofile e dai mezzi aereonavali del Corpo, nei comprensori territoriali dell’Ascolano, del Fermano, in provincia di Roma, L’Aquila, Macerata e, nel Teramano nei centri di Giulianova, Roseto e Castiglione Messer Raimondo, dove sono finite in carcere 5 persone. In totale sono state 20 le ordinanze di custodia cautelare emesse e 25 le perquisizioni domiciliari. L’impulso iniziale che ha determinato l’avvio delle indagini, delegate dalla Procura della Repubblica di Fermo – il procuratore Andrea Vardaro e il sostituto procuratore Daniela Iolanda Chimenti – è stata l’attenzione investigativa rivolta all’inizio del 2010 verso un soggetto italiano che, per conto di cittadini albanesi residenti lungo il litorale del fermano, effettuava periodici trasferimenti verso località del nord Italia, per rifornirsi di ingenti quantitativi di cocaina, nell’ordine di diversi chilogrammi, da destinarsi ai mercati locali di Ascoli Piceno e di Fermo. Da qui è iniziata un’intensa e capillare attività investigativa – supportata anche da indagini tecniche, audiovisive e informatiche – che, dopo la compiuta identificazione di 500 consumatori abituali, ha permesso di ricostruire nel dettaglio la struttura e i ruoli di un sodalizio criminale composto da cittadini albanesi e italiani, tra cui anche tre donne, che movimentava settimanalmente 25 kg di eroina e 5 kg di cocaina, provenienti, rispettivamente, dall’Albania e dall’Olanda. Tali sostanze venivano quindi affidate a una fitta rete di spacciatori, che assicurava allo stesso sodalizio introiti per circa 4 milioni di euro al mese. Il primo risultato operativo è stato raggiunto nel mese di novembre 2010 con l’arresto, all’interno di un’area di servizio del tratto autostradale elpidiense, di due trentacinquenni di Porto Sant’Elpidio (FM) – l’italiano D.R.S. e l’albanese G.D. – trovati in possesso di oltre 3 kg di eroina, abilmente occultata all’interno di un’intercapedine ricavata sotto il sedile posteriore di un’utilitaria, la cui purezza, una volta tagliata, avrebbe consentito il confezionamento di circa 40.000 dosi.